Scheda Audiovisivo
 0372  R011 

 
IL TEATRO IN LOMBARDIA. Prima parte. La scena medioevale

 Teatro
 Videocassetta VHS  Colore  Oliviero Sandrini.
 Aldo Bersellini.  
 25min.  1
 Italiano  Gennaro Oliveti.
 Rai in collaborazione con Regione Lombardia, Settore Cultura e Informazione, Ufficio Attività Audiovisive - 1987  Regione lombardia.

Nei secoli intorno al Mille il teatro fa quasi tutt'uno con il rito religioso: come quello viene partecipato, non guardato dal di fuori, come quello richiama la parola della tradizione, non la voce di un autore. Lo spazio originario di questo teatro è qui - non a caso - la Chiesa. Il racconto delle Scritture viene drammatizzato e dialogizzato nei "Tropi", interpolazioni e variazioni che si incanalano nella liturgia, a sua volta incanalata nello spazio del culto. Accanto a questo teatro della chiesa, nasce il teatro sacro dei laici, un corollario inevitabile alla rivoluzione religiosa che nel Duecento attraversa la spiritualità della gente, soprattutto nelle città. Questo nuovo teatro ha la sua origine in Umbria, ma si diffonde anche nell'Italia centrale e settentrionale. A partire dal Trecento, in contemporanea e in sintonia con le grandi pestilenze, si sviluppano rappresentazioni sacre di un genere diverso e inquietante, le "danze macabre". Il giullare accompagna il Tre e Quattrocento con i suoi lazzi, segnando in pratica la vita teatrale nell'epoca del consolidamento delle Signorie. Sul finire del Quattrocento, a Milano, la corte sforzesca si propone anche come produttrice e fruitrice di spettacolo. In Lombardia trionfa il gusto della danza, con le sue figure professionali, come il maestro di ballo: un altro sogno di quel piacere dell'effimero che accompagna il trapasso al Cinquecento.

Di Oliviero Sandrini
Testi di Annamaria Cascetta e Ettore Capriolo
Ricerche iconografiche di Gianfranco Damiano e Maria Teresa Previdi